Negli ultimi anni il trattamento delle lipodistrofie localizzate ha avuto un’impennata notevole dal punto di vista di innovazioni tecnologiche impiegate, inoltre l’approccio verso questo disturbo diffuso e fastidioso è sempre integrato e globale. Praticando personalmente la medicina naturale olistica, considero la cellulite come una patologia con alla base molteplici fattori che la producono, mantengono e aggravano progressivamente. Rimane quindi molto chiaro che l’approccio terapeutico deve mirare ad equilibrare tutte queste disfunzioni contemporaneamente (che tra l’altro si potenziano a vicenda); da qui è nata la mia idea di abbinare varie metodiche nella stessa seduta del trattamento proprio per sfruttare il loro sinergismo e per cercare di equilibrare tutte le disfunzioni che hanno causato la formazione della cellulite.
Metodi materiali
Un consiglio che do prima di iniziare i trattamenti è quello di inquadrare e correggere le associazioni alimentari e questo è un approccio personalizzato. In ogni caso la regola generale è quella di adottare una dieta dissociata completa e di invitare il paziente a bere un litro e mezzo di acqua minerale naturale al giorno, lontano dai pasti. Inoltre sarebbe bene associare un’attività motoria continua preferibilmente nuoto o cyclette. Per quanto riguarda il trattamento medico ambulatoriale, l’idea è quella di abbinare 3 metodiche valide singolarmente, ma abbinate nella stessa seduta settimanale, risolvono tutti i tipi di cellulite.
- Elettrolipolisi:
Metodica che consiste nell’attivazione del tessuto cellulitico, (scissione dei trigliceridi,drenaggio del liquido extracellulare, tonificazione delle fibre elastiche e attivazione del microcircolo) mediante l’inserzione nella zona interessata, non oltrepassando il derma, di coppie di aghi monouso a punta diamante o aghi di agopuntura a punta tonda di varie lunghezze a seconda dell’estensione della zona da trattare.
Gli aghi posti parallelamente fra loro non devono superare la distanza di 5 cm e la durata del trattamento è di circa 50 minuti. Gli aghi vengono attaccati a cavetti collegati ad un apparecchio che eroga correnti a varia frequenza e a varia potenza, secondo le modalità che ormai tutti conoscono e che sono indicate nelle istruzioni per l’utilizzo delle varie apparecchiature per elettrolipolisi.
- Biomesoterapia:
Nel tessuto cellulitico che si sta attivando con l’elettrolipolisi, passiamo all’applicazione della mesoterapia, che consiste in iniezioni sottocutanee, di farmaci allopatici (antiedemigeni, vasoprotettori, equilibratori dell’iperestrogenismo, ecc.) o di farmaci omeopatici iniettabili.
Personalmente faccio uso della biomesoterapia, utilizzando piastre mesoterapiche monouso lineari da 1, 3 o 5 aghi e cocktail di farmaci omeopatici iniettabili, nelle zone interessate dalla cellulite ed a livello dei punti di agopuntura che variano a seconda delle problematiche individuali del paziente. In questo modo otteniamo un duplice effetto sia a livello di equilibrio energetico, stimolando il punto di agopuntura, sia per le risultanze ottenute dall’uso locale dei farmaci omeopatici iniettabili.
- Ossigeno – Singulett terapia:
Perchè la terapia abbia il massimo effetto pratico, si effettuano con piastre monouso, iniezioni sottocutanee di ossigeno singulett (attivato), gas inodore assolutamente innocuo, utilizzabile in varie patologie anche per via inalatoria. Si tratta di ossigeno in forma instabile dal punto di vista energetico, e come tale funge da catalizzatore dei processi biochimici enzimatici bloccati. Questi effetti biochimici si traducono in un’azione antinfiammatoria ed eucoagulante; nella diminuzione della viscosità ematica con effetti terapeutici in tutti quei processi morbosi che individuano
nella compromissione del microcircolo il loro meccanismo patogenetico, quali per esempio la cellulite.
Le iniezioni si effettuano alla fine della seduta elettrolipolitica e nella stessa zona dove è stato effettuato il trattamento. E’ consigliabile massaggiare leggermente la parte trattata per facilitare la distribuzione dell’ossigeno che facilmente si diffonde sottocute facendo un leggero crepitio, senza però provocare bruciori o altri inconvenienti. Il dosaggio è libero e varia a secondo delle zone trattate.
Concludo, affermando sulla base di un’esperienza annuale di 300 casi che i risultati ottenuti abbinando contemporaneamente queste metodiche, con la scelta corretta dei farmaci adatti per i problemi specifici del paziente, sono al 90% ottimi, cioè con la risoluzione non solo dell’inestetismo locale ma ottenendo il modellamento della zona trattata e soprattutto correggendo le varie cause determinanti la formazione della cellulite (estrogenismo, dislipidemia, disturbi vascolari periferici, problemi digestivi). Nel rimanente 10% dei casi abbiamo un miglioramento soddisfacente di tutte queste
patologie.
Come ultimo vorrei sottolineare l’efficacia di questo trattamento nel modellamento e nel rassodamento dei tessuti rilassati come conseguenza di trattamenti di sola liposuzione o sola mesoterapia soprattutto all’interno delle cosce con farmaci allopatici tipo Thiomucase.